Preparazione agli esami

Prelievo ematico ed alimentazione

Talvolta, prima del prelievo ematico è richiesto un periodo di digiuno variabile tra le 8 e le 14 ore, durante il quale è consentito assumere soltanto modiche quantità di acqua. Una carenza di liquidi determina disidratazione, aumentando di riflesso la concentrazione delle sostanze circolanti; viceversa, l'iperidratazione tende a diluirle. La sera prima e la mattina del prelievo è comunque consigliata una corretta idratazione per facilitare la procedura del prelievo venoso. Durante il digiuno viene richiesta anche l'astensione dalle sostanze voluttuarie (fumo, caffè, tè, alcool ecc.); inoltre, nei giorni precedenti può essere importante seguire un'alimentazione sobria evitando gli eccessi, soprattutto di alimenti grassi (che possono aumentare notevolmente la trigliceridemia e la torbidità del plasma) e zuccheri semplici (tendono ad elevare la glicemia, anche nel lungo periodo in presenza di diabete più o meno grave). Un esagerato consumo di alimenti carnei può invece determinare un rialzo dell'azotemia e della creatininemia.

Esami in ortostatismo e clinostatismo

La posizione del paziente durante l'esame del sangue è molto importante, dal momento che il passaggio da una posizione sdraiata ad una seduta può causare variazioni, soprattutto a carico del volume plasmatico (che tende a diminuire anche del 15%, con conseguente concentrazione degli analiti). Ci sono alcuni esami la cui prescrizione prevede il dosaggio dell'analita a partire da un prelievo effettuato in ortostatismo (in posizione eretta) o in clinostatismo (in posizione sdraiata), come ad esempio il dosaggio della renina.

Raccolta dell'urina per esame chimico-fisico e microscopico

Si preferisce la prima urina del mattino e si consiglia di consegnare il campione in breve tempo presso il laboratorio. Se ciò non è possibile può essere accettata anche urina estemporanea. La raccolta del campione deve avvenire in contenitore sterile per urine avendo cura di evitare il contatto del campione con le mani durante la raccolta ed evitando di toccare l'interno del contenitore con le mani. Nel tempo che intercorre tra la raccolta e la consegna in laboratorio mantenere il campione a temperatura ambiente e lontano da fonti di calore e dal contatto con la luce.

Raccolta dell'urina per urinocoltura

La raccolta del campione deve avvenire in contenitore sterile per urine attraverso la procedura del "mitto intermedio" ovvero deve essere eliminato il primo getto di urina che, attraversando le basse vie urinarie e venendo a contatto con i genitali esterni porta con sé batteri contaminanti che potrebbero causare una falsa positività dell'esame; dopo aver eliminato il primo getto di urina si raccoglie il campione avendo cura di evitare il contatto con le mani ed evitando di toccare l'interno del contenitore con le mani. Prima della raccolta è bene osservare una corretta igiene intima. È preferibile la prima urina del mattino e si consiglia di consegnare il campione in breve tempo presso il laboratorio. Se ciò non è possibile può essere accettata anche urina estemporanea raccolta con la procedura del mitto intermedio.

Come per tutti gli esami colturali è necessario raccogliere il campione prima dell'inizio della terapia antibiotica o interromperla almeno una settimana prima di effettuare l'esame; assicurarsi di mantenere il campione ad una temperatura di circa 4°C (temperatura di frigorifero) nel tempo che intercorre tra la raccolta e la consegna in laboratorio, il caldo può incidere sul risultato dell'esame, costituendo una condizione favorevole alla crescita batterica.

Raccolta dell'urina per esame citologico

Per la ricerca di cellule neoplastiche in campione urinario (esame citologico), è necessario munirsi di contenitore apposito, contenente fissativo, fornito dal laboratorio.

Modalità di raccolta:

  • Scartare la prima urina del mattino;
  • Bere almeno 1L di liquido non gassato, quale latte e/o succhi di frutta e/o acqua, in modo da riempire completamente la vescica;
  • Raccogliere la seconda urina del mattino, emessa a vescica piena, direttamente nel contenitore apposito;
  • Il livello del campione dovrebbe essere qualche mL inferiore alla quantità del fissativo, quindi ricordare di non eccedere nella raccolta, affinché non vi sia errata proporzione tra fissativo e urina;
  • Mantenere il campione a temperatura ambiente e lontano da fonti di calore fino alla consegna in laboratorio;
  • Per un risultato più affidabile ed accurato, si consiglia di consegnare il campione in laboratorio il giorno stesso della raccolta e di ripetere le medesime procedure anche per i campioni successivi.

Raccolta dell'urina delle 24h

Per la raccolta delle urine delle 24h, munirsi di un contenitore fornito dalla farmacia. Il giorno di inizio della raccolta, scartare la prima urina del mattino e iniziare a raccogliere la seconda urina del mattino, continuare con ogni singola minzione della giornata e della notte, includendo la prima urina del mattino del secondo giorno della raccolta. Consegnare tempestivamente il campione in laboratorio e non effettuare travasi in contenitori più piccoli, sarà il laboratorio a manipolare il campione direttamente dalla tanica di raccolta.

Nel caso di esami che richiedano urina delle 24h acidificata, prima dell'inizio della raccolta, inserire nella tanica 4 cucchiai da tavola di acido muriatico.

Raccolta delle feci

Il campione deve essere raccolto nell'apposito contenitore sterile acquistabile in farmacia. Prelevare una piccola quantità di feci utilizzando la palettina in dotazione con il contenitore sterile, provando a prelevare da tre punti diversi delle feci ed introdurre i prelievi nel contenitore; isolare forme sospette di parassiti qualora visibili ad occhio nudo.

Per la "coprocoltura" è necessario raccogliere il campione prima dell'inizio di terapia antibiotica o sospenderla almeno una settimana prima della raccolta.

Per lo "scotch test" munirsi di normale nastro adesivo trasparente e ritirare il vetrino presso il laboratorio; il mattino appena svegli, senza aver effettuato lavaggi della zona, appoggiare la parte adesiva di un pezzo di scotch della lunghezza di 5-6 cm sull'orifizio anale, applicando una leggera pressione per 30 secondi e stendere poi lo scotch sulla superficie del vetrino in modo che non si creino pieghe e consegnare il campione in laboratorio il prima possibile.

Per la "ricerca di sangue occulto" evitare di assumere farmaci come aspirina, antiinfiammatori, cortisone e spazzolare i denti con delicatezza per evitare di provocare la fuoriuscita di sangue dalle gengive; non effettuare l'esame in corso di flusso mestruale e in presenza di emorroidi sanguinanti.

Per la "ricerca di parassiti" e la "ricerca di sangue occulto" si consiglia di raccogliere il campione per tre giorni consecutivi.

Raccolta del liquido seminale

Per lo "spermiogramma" è fondamentale seguire poche semplici regole al fine di non pregiudicare il risultato dell'esame: osservare astinenza sessuale totale da un minimo di 3 giorni ad un massimo di 5 giorni, raccogliere il campione in un contenitore sterile con tappo a vite (va bene il contenitore per la raccolta delle urine), la raccolta deve avvenire esclusivamente per masturbazione (non utilizzare condom), consegnare il campione al laboratorio il prima possibile ed in ogni caso non superare i 60 minuti dalla raccolta, nel tempo che intercorre tra la raccolta e la consegna in laboratorio mantenere il campione a temperatura ambiente e lontano da fonti di luce e di calore.

È necessario seguire queste regole anche per altri esami come "test di vitalità", "test di capacitazione", "test di frammentazione del DNA spermatico".

Completamente diverse sono invece le regole da seguire per la "spermiocoltura": come per tutti gli esami colturali è necessario raccogliere il campione prima dell'inizio della terapia antibiotica o interromperla almeno una settimana prima di effettuare l'esame; raccogliere il campione in un contenitore sterile e non è necessario affrettarsi per la consegna presso il laboratorio, ma assicurarsi di mantenerlo a una temperatura di circa 4°C (temperatura di frigorifero), non è necessario rispettare l'astinenza.

Prelievi microbiologici per esami batteriologici/colturali

Come per tutti gli esami colturali è necessario raccogliere il campione prima dell'inizio della terapia antibiotica o interromperla almeno una settimana prima di effettuare l'esame; assicurarsi di mantenere il campione ad una temperatura di circa 4°C (temperatura di frigorifero) nel tempo che intercorre tra la raccolta e la consegna in laboratorio, il caldo può incidere sul risultato dell'esame, costituendo una condizione favorevole alla crescita batterica.

Gli esami batteriologici/colturali includono tutti gli esami di microbiologia in cui a partire da materiale biologico di varia natura si ricercano microrganismi patogeni, quali principalmente batteri e miceti, attraverso metodi colturali e/o osservazione microscopica.

Prima del prelievo si raccomanda una corretta igiene della zona interessata, in caso di tampone faringeo o rino-faringeo, evitare di bere, mangiare, fumare, lavare i denti poco prima del prelievo del materiale da analizzare. In ogni caso non applicare creme, unguenti e disinfettanti sulla zona da cui verrà prelevato il campione.

Tali esami possono essere effettuati su materiale prelevato attraverso tampone faringeo o rino-faringeo, tampone uro-genitale, tampone auricolare, tampone oftalmico, prelievo materiale corneo, tampone cutaneo, tampone da ferita o raccolta essudato, pus, ecc. e includono anche urinocoltura, coprocoltura e spermiocoltura.

Tampone cavo orale per esami genetici e di biologia molecolare

Consiste nel prelievo di cellule epiteliali dalla mucosa orale attraverso lo sfregamento di un tampone sterile sulla superficie interna delle guance e sulle gengive. Si raccomanda di evitare di bere, mangiare, fumare, lavare i denti prima di effettuare il prelievo.

Attività fisica

Il giorno prima dell'esame, vanno evitati gli sforzi fisici strenui, mentre una leggera attività fisica non determina alterazioni significative degli analiti (come creatinchinasi e lattato-deidrogenasi, che tendono invece ad aumentare se l'esercizio fisico è intenso). In caso di copiosa sudorazione è bene assicurarsi di reintegrare i liquidi perduti aumentando l'apporto idrico.

L'aumento della volemia indotto dall'attività fisica di tipo aerobico, specie nei primi periodi di allenamento, può portare ad un apparente calo dell'ematocrito, dell'emoglobina e dei globuli rossi. Viceversa, questi valori tendono ad aumentare in caso di recente soggiorno in altura.

Sauna e bagno turco, quando eseguiti il giorno precedente all'esame, possono determinare emoconcentrazione ed alterare i risultati del test.

Farmaci ed integratori

Le iniezioni intramuscolari, specie se ripetute, possono determinare aumenti transitori, ma rilevanti, di creatinchinasi (CK). Anche determinati integratori (ferro, creatina, prodotti dimagranti, rimedi erboristici ecc.) possono interferire con i risultati degli esami di laboratorio.

Particolari condizioni psico-fisiche

L'ansia, la febbre, lo stress eccessivo, il vomito, la diarrea, un trauma recente e tutte le altre condizioni che si discostano dalla normalità possono alterare i parametri ematici; come tali, dovrebbero quindi essere preventivamente comunicate all'infermiere al momento dell'esame.

Lo stress emozionale da eccessiva paura od ansietà (come spesso capita nei bambini), può elevare temporaneamente la conta leucocitaria, abbassare i livelli plasmatici di ferro ed innalzare quelli di adrenalina.

Nel diabetico, invece, la febbre od un'infezione in corso possono elevare significativamente i livelli glicemici; anche nelle persone sane la malattia può determinare sensibili oscillazioni del glucosio e di altri analiti (come il cortisolo).